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domenica 10 agosto 2014

BELGIAN EXPERIENCE

08 agosto

Ho atteso fino ad ora per scrivere, ma ormai è giunto il momento di raccontarvi questi iniziali due giorni di viaggio.
Vorrei innanzitutto ricordarvi che ho affrontato il mio primo volo da sola. La prova era dura, psicologicamente, ma devo dire che l'ho superata con successo!
 Pollo, il mio ormai inseparabile compagno di molti viaggi, ha come al solito fatto molte più conquiste di me, ma per tutto lo stritolamento che ha subito non mi sento di fargli una scenata di gelosia... in fondo con me è sempre leale.
Il decollo da Nizza prevede il rullaggio dell'aereo praticamente di fianco al mare, spettacolare se non si ha paura di volare ;) Purtroppo, dopo essere partita con un sole splendido, una volta a Bruxelles il tempo è decisamente peggiorato. Per dirla in poche e semplici parole: pioveva che dio la mandava (e io, a mia volta, mandavo dio.... ma questa è un'altra storia), dunque ho fatto un piccolo cambio di programma e sono andata direttamente a Bruges, senza passare da Gent.
A Bruges ho raggiunto la casa della mia prenotazione di Airbnb. Un casetta molto carina in una zona molto tranquilla a 20 minuti  a piedi dal centro città . Vengo accolta da un uomo molto simile al padre bifolco che si vede ogni tanto nei Simpson. Mi dice di aver fatto un casino con le prenotazioni e che quindi la stanza che avvo prenotato, essendo la più grande, l'aveva già assengata a 3 ragazzi che sarebbero arrivati in serata. Mi propone allora di dormire in questa specie di scantinato/taverna/salotto e aggiunge "così sei anche più vicina al bagno". Avrei dovuto capirlo subito che quella stanza faceva CAGARE! Il materasso era appoggiato su non si sa bene cosa, non aveva alcun tipo di copertura, per terra c'erano dei tappeti che non venivano lavati dal tempo in cui erano stati comprati, il cuscino era alto mezzo centimetro e la stanza puzzava tremendamente di muffa! Decido così di andare a fare un giro in centro il prima possibile e di bere quanta più birra possibile per non ricordarmi troppo del letto in cui dovrò dormire.
Bruges è una cittadina carinissima, con delle case molto vecchie e "pietrose" e con dei canali che la attraversano. Decido di farmi la prima birra da Cambrinus, una birreria con solo 200 birre diverse tra cui scegliere. Non sapendo assolutamente fare una scelta chiedo al mio vicino di bancone e mi consiglia una Tripel Karmeliet dopo avermi chiesto quali fossero i miei gusti. E direi che ci ha preso in pieno!! Vista la leggerezza alcolica e la stanchezza della giornata ordino anche un tagliere misto di formaggi, paté e bacon. Mi portano una quantità di cibo inaffrontabile, ma piano piano, boccone dopo boccone, riesco a mangiar tutto. Bene, vorrà dire che salterò la cena! Nel frattempo ha piovuto, spiovuto, piovuto, spiovuto almeno quattro volte. Quando esco dal locale ha finalmente smesso, così continuo il tour della città. Arrivata nella piazza del fishmarket un ragazzo indiano ma tedesco mi chiede se gli posso fare una foto con il suo cellulare.... e da lì non me lo sono più scrollato di dosso. Si chiama Kamal, è ospite da alcuni amici a Bruges e parla inglese, francese, tedesco (of course!) e pure un po' di fiammingo. Quindi iniziamo a chiacchierare mischiando qualunque idioma. Peccato che dopo un po' avessi voglia di continuar a vedermi la città da sola, ma davvero non c'era verso di farlo andare per la sua strada, così, su consiglio di un amico su FB ho deciso di stenderlo a colpi di birra in un altro pub. Mi dirigo dunque al Brugs Beertje, un pub piccolino ma tanto tanto accogliente. Il giovane Kamal non molla, nonostante non abbia nemmeno voglia di bere, adducendo scuse del tipo "ho mangiato le cozze e mi sono rimaste sullo stomaco". Ehi, carino, se ti restano le cozze sullo stomaco proprio non lo devi venire a dire a me! Vabbè..... Alla mia quarta birra decido che è il momento di cacciarlo, perchè proprio non ne posso più e gli dico semplicemente "Kamal, grazie per la compagnia, ora avrei proprio bisogno di passare del tempo da sola". Evvivaaaaaa, l'ha capito!!! Rientro a casa verso l'una e mezza, per strada non c'è molto movimento, ma tutto sommato mi sono sentita tranquilla a passeggiare da sola a quell'ora di notte. 
Rientrando in casa mi ritrovo a dover fare lo slalom tra un motorino e due biciclette prima di poter entrare nella stanza.Prendo qualche goccia per dormire nella speranza che, insieme all'alcol ingurgitato, io svenga nel letto senza più muovermi. Insomma, volevo proprio riuscire a dormire stile mummia nel sarcofago.

9 agosto
 Punto la sveglia alle otto e mezza, mi alzo, mi vesto, faccio il minimo indispensabile per uscire pulita e profumata e parto in direzione Blankenberg, per fare colazione sul mare. Il tempo è bello, ci sono le mie adorate nuvolette bianche nel cielo. Peccato che Blankenberg sia oscena! Gratosoglio-sur-mer, come giustamente ha commentato Frenk ad una delle foto che ho pubblicato. Una spiaggia immensa, immensa davvero, ma dei palazzi sul lungomare che spaventerebbero anche uno della costa Brava! Mi siedo in un bar e ordino un cappuccino e una torta di mele. Mi porta il cappuccino in tempo zero e la torta di mele invece arriva ben 15 minuti dopo, quando il cappuccino era ormai un ricordo e per di più era congelataa al centro. Niente da fare insomma.... fuggo da quel posto orribile e inizio a guidare in direzione Francia. Il paesaggio non è niente di che, c'è un traffico incredibile e io non vedo l'ora di andarmene dal Belgio! Punteggio finale della "quasi due giorni belga"? 5/6. Come il mio voto di matematica alla maturità. Sì, insomma, come direbbe un francese "pas de quoi".
Nel frattempo guido in direzione Le Havre, perchè ho trovato una couchsurfer, insegnante di canto, che mi ospita per la notte. 
Si è quasi fatta l'ora di pranzo e punto per mangiare sempre vista mare. Ma soprattutto punto a mangiar cozze!
Mi dirigo verso Graveline, un paesino mignon  appena prima di Calais. Trovo un ristorantino affacciato sul piccolo porticciolo, si chiama l'Arlequin. C'è parecchio vento, ma io indomita voglio mangiare all'aperto. Le cozze che ordino sono alla crème con un formaggio di cui non ricordo il nome, ma erano squisite!!! Accompagno il tutto con una Leffe e finalmente mi si risolleva il morale.
Passo per la costa subito dopo Calais, ma non è niente di speciale, o meglio, ho visto posti più belli. Purtroppo si è fatto tardi e non ho il tempo di fare la strada costiera tra Fecamp e Etretat, ma mi rirpopongo di andarci il giorno successivo, quantomeno ad Etretat.
Arrivo a casa di Anais a Le Havre verso le otto e mezza di sera. Ad attendermi c'è anche il suo compagno, Gaétan e la sua gatta. Mi prepara un aperitivo mentre aspettiamo che si scaldi il pollo al sidro che mi ha preparato.... slurp!!!!! Lei è dolcissima e chiacchieriamo per tutta la serata di qualunque argomento, dalla musica alla politica, dalle passioni personali alle persone pazze che abbiamo incontrato nella nostra vita, annaffiando la conversazione con del sidro che non ci sta mai male!
 All'una e mezza sono pronta a morire nel letto. Inizio a scrivere il blog ma gli occhi si chiudono e quindi rimando tutto a domani.
Buona nanna :)




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